Pescara sotto shock: un altro parroco aggredito nella Chiesa di San Pietro Apostolo, arrestato l’aggressore.

Violenza nelle chiese di Pescara: don Vincenzo Amadio, 83 anni, picchiato nella sacrestia da un uomo già ricercato.

Un altro episodio di violenza scuote la città di Pescara: a poche ore dall’aggressione subita dal parroco della cattedrale di San Cetteo, anche don Vincenzo Amadio, 83 anni, è stato vittima di un’aggressione nella sua parrocchia, la Chiesa di San Pietro Apostolo, conosciuta come la “Chiesa del Mare”. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio di ieri, ha suscitato sconcerto e preoccupazione nella comunità locale.

Pescara sotto shock: un altro parroco aggredito nella Chiesa di San Pietro Apostolo, arrestato l’aggressore.
La Chiesa di San Pietro Apostolo, teatro dell’aggressione subita da don Vincenzo Amadio.

Sacerdoti nel mirino: dopo San Cetteo, anche la Chiesa del Mare teatro di un’aggressione

L’episodio si è consumato nella sacrestia della parrocchia. Una coppia si è avvicinata al sacerdote chiedendo aiuto economico. Dopo aver ricevuto alcune monete, la donna si è allontanata, mentre l’uomo ha chiesto di poter parlare privatamente con il parroco. Don Vincenzo, occupato in altre incombenze, gli ha chiesto di attendere, ma il dialogo si è trasformato rapidamente in un attacco. L’uomo, in preda all’ira, ha minacciato il sacerdote per poi aggredirlo fisicamente.

Grazie all’intervento di alcune persone presenti in chiesa, l’aggressore è stato fermato, consentendo al parroco di mettersi in salvo. Subito è stato lanciato l’allarme e la Polizia di Stato è intervenuta tempestivamente. Dopo una breve ricerca, l’uomo, un 45enne già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato rintracciato in corso Umberto e arrestato con l’accusa di evasione e violenza.

Don Vincenzo Amadio, nonostante l’età avanzata, è molto amato dalla sua comunità per il suo impegno instancabile e la sua dedizione. L’episodio ha suscitato grande indignazione tra i fedeli e i residenti di Pescara, già turbati dall’aggressione avvenuta poche ore prima nella cattedrale di San Cetteo.

In mattinata, infatti, un altro sacerdote era stato colpito da un uomo che gli aveva chiesto denaro. Le autorità stanno lavorando per chiarire se ci sia una connessione tra i due episodi, anche se al momento non sembrano esserci legami diretti. Le indagini proseguono per identificare il responsabile della prima aggressione.

Questi eventi evidenziano il crescente clima di tensione e disagio sociale che sembra affliggere alcune fasce della popolazione. Le autorità locali hanno espresso solidarietà ai sacerdoti coinvolti e alla comunità cristiana, garantendo il massimo impegno per prevenire ulteriori episodi di violenza.

“È un momento difficile per tutti noi. Questi episodi sono un campanello d’allarme per una società che necessita di maggiore attenzione verso i più fragili”, ha dichiarato un portavoce della diocesi. La comunità parrocchiale di San Pietro Apostolo ha organizzato una veglia di preghiera per manifestare vicinanza a don Vincenzo e riflettere sul bisogno di solidarietà e sicurezza.

Nel frattempo, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli nelle aree sensibili della città. L’arresto del responsabile dell’aggressione a don Vincenzo è stato accolto con sollievo, ma resta la preoccupazione per la sicurezza di sacerdoti e luoghi di culto. Si auspica che queste vicende possano stimolare un dialogo costruttivo sulle problematiche sociali che spesso sfociano in violenza.

La Chiesa di San Pietro Apostolo, punto di riferimento per la comunità locale, continuerà il suo impegno verso i bisognosi, ma con una maggiore attenzione alla sicurezza. La solidarietà espressa dai fedeli e dalle istituzioni rappresenta un importante segnale di coesione e speranza in un momento di forte turbamento.

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