Infermieri aggrediti da paziente ricoverato in psichiatria: prognosi di un mese
Violenta aggressione in psichiatria all’ospedale dell’Aquila – Un grave episodio di violenza si è verificato nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove un paziente ha aggredito tre infermieri, due uomini e una donna. L’attacco, avvenuto nella mattinata di ieri, ha causato ferite serie agli operatori sanitari, che ora si trovano in convalescenza con una prognosi di un mese ciascuno.

Paziente agli arresti domiciliari picchia tre infermieri: paura all’ospedale dell’Aquila
Il paziente autore dell’aggressione – L’autore del gesto è un paziente agli arresti domiciliari, ricoverato nel reparto da sei mesi su disposizione del giudice. Nonostante la misura restrittiva, l’uomo ha mostrato segni di forte instabilità e ha dato sfogo alla propria aggressività contro il personale sanitario. Dopo l’aggressione, è rimasto ricoverato nello stesso reparto senza un trasferimento immediato in altra struttura.
Condizioni degli infermieri feriti – I tre infermieri colpiti hanno riportato lesioni significative, tanto che i medici hanno stabilito per ciascuno di loro una prognosi di un mese. Nonostante il forte shock e il dolore fisico, le loro condizioni non sarebbero critiche, ma l’episodio ha sollevato serie preoccupazioni per la sicurezza degli operatori sanitari.
Un problema di sicurezza nel reparto di psichiatria – Il caso riaccende il dibattito sulle condizioni di sicurezza nei reparti di psichiatria, spesso teatro di episodi di violenza. Gli infermieri e gli operatori sanitari denunciano da tempo la mancanza di misure adeguate per prevenire aggressioni, lamentando la difficoltà di gestire pazienti con problematiche psichiatriche e comportamentali senza il supporto necessario.
La richiesta di interventi urgenti – Dopo l’episodio, il personale sanitario ha espresso la necessità di un intervento immediato per migliorare le condizioni di lavoro e garantire maggiore protezione agli infermieri. Le richieste includono l’aumento del personale, la presenza di agenti di sicurezza e la revisione dei protocolli per i pazienti con precedenti di violenza.
Prossimi passi e indagini in corso – L’ospedale San Salvatore ha avviato un’indagine interna per ricostruire l’accaduto e valutare eventuali responsabilità. Nel frattempo, la direzione sanitaria sta valutando misure preventive per evitare che episodi simili possano ripetersi. La comunità medica attende risposte e soluzioni concrete per proteggere chi ogni giorno lavora in prima linea.