Il futuro dell’aeroporto d’Abruzzo passa da Roma
L’aeroporto d’Abruzzo guarda a Roma – Durante un incontro tenutosi all’Aurum di Pescara, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha lanciato un messaggio chiaro: l’aeroporto internazionale d’Abruzzo ha tutte le carte in regola per diventare, nei prossimi anni, il terzo scalo al servizio della Capitale. Una visione ambiziosa, ma che si fonda su basi concrete, come gli investimenti già realizzati e le strategie messe in campo per aumentare competitività e attrattività. Un obiettivo che, se centrato, rappresenterebbe una svolta per tutto il Centro Italia.
Un confronto strategico con il territorio – L’occasione è stata un momento di dialogo tra istituzioni, operatori economici e la Saga, la società di gestione dell’aeroporto, guidata dal presidente Giorgio Fraccastoro. Il confronto ha toccato temi cruciali per lo sviluppo dello scalo: infrastrutture, rotte, logistica, intermodalità. È emerso con chiarezza quanto il potenziamento dell’aeroporto non sia solo una questione di trasporti, ma un volano per l’economia regionale e una leva per attrarre turismo, investimenti e nuove opportunità.
Azzeramento delle tasse aeroportuali – Uno degli elementi chiave su cui ha insistito Marsilio è stato l’azzeramento delle tasse aeroportuali, una misura che ha già prodotto effetti positivi. La riduzione dei costi per le compagnie aeree si è tradotta in un aumento delle rotte e in una maggiore propensione da parte dei vettori ad operare sullo scalo abruzzese. “Abbiamo fatto un grande lavoro per rendere l’aeroporto competitivo”, ha sottolineato il presidente, evidenziando come l’impegno regionale stia iniziando a dare frutti concreti.
Una crescita già visibile – Negli ultimi anni, lo scalo di Pescara ha visto crescere il numero di passeggeri, anche grazie a nuove tratte nazionali e internazionali. Le connessioni con importanti città europee e italiane rendono l’aeroporto un punto strategico non solo per l’Abruzzo, ma anche per le aree limitrofe. L’obiettivo di diventare il terzo aeroporto di Roma non è più solo un sogno, ma una prospettiva realistica, sostenuta da dati in crescita e da un piano di sviluppo ben articolato.
Un’infrastruttura al centro del territorio – La posizione geografica dell’aeroporto d’Abruzzo lo rende naturalmente predisposto a fungere da snodo tra l’Adriatico e il Tirreno. Collegato con l’autostrada e potenzialmente integrabile con il sistema ferroviario, lo scalo ha tutte le condizioni per diventare un hub intermodale di rilievo. Un ruolo che contribuirebbe a decongestionare gli aeroporti romani e a offrire una valida alternativa a residenti e turisti diretti nella Capitale.
Una visione di lungo respiro – Il percorso per diventare il terzo aeroporto di Roma richiederà impegno, investimenti e collaborazione tra pubblico e privato. Ma i segnali sono incoraggianti, e la volontà politica sembra essere chiara. Se l’Abruzzo riuscirà a proseguire su questa strada, potrà non solo rafforzare la propria centralità nel sistema dei trasporti nazionali, ma anche rilanciare l’immagine della regione come ponte tra nord e sud, tra Italia ed Europa.
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